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Il motivo che mi ha spinta a voler aprire questo blog, oltre all’amore per la scrittura, è stata la voglia di conoscere le mete turistiche partendo da un’ottica diversa, quella degli eventi.
Un po’ per deformazione professionale (tra i segni particolari sono una Event Designer) e un po’ per curiosità, mi capita spesso di scegliere una meta per un determinato evento.
Così, dopo essermi ritrovata a partecipare a bellissimi eventi in paesini sperduti, ma poco conosciuti e pubblicizzati, ho pensato di portare nel blog il mio lavoro e di far conoscere, nel mio piccolo, realtà più o meno grandi che possono essere un punto di forza per le mete turistiche.
Ferma della convinzione che gli eventi rivestano un’importanza vitale per una destinazione turistica e se promossi a dovere possano contribuire a incrementare il flusso turistico, ho realizzato il progetto Taste your escape, che appunto, tra i vari obiettivi, ha quello di raccontare eventi italiani ed esteri degni di nota.
Il tutto mettendoci sempre una buona dose di cuore e lo sguardo di una professionista del settore.
In Monferrato, terra famosa soprattutto per i suoi eventi enogastronomici, ho partecipato ad un evento davvero magico, che nulla ha a che vedere con il cibo.
Hai presente la celebre hit del 2001 dal ritornello “Dammi tre parole… sole, cuore, amore…”?
Sostituisci le tre parole in “Musica”, “Arte” e “Bellezza” e ti ritroverai a Piano Echos, un evento del Monferrato, davvero unico.
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Eventi in Monferrato: a suon di musica classica con Piano Echos
Tre aggettivi non bastano per definire Piano Echos.
Prima di parteciparvi pensavo si sarebbe trattato semplicemente di un evento musicale con il pianoforte come light motif, ma seppur il piano sia effettivamente il protagonista di questo evento, definirlo un mero evento musicale è decisamente riduttivo.
Piano Echos è scoperta, introspezione, abbandono, immaginazione… magia!
Ok, ok, hai ragione. L’ho fatto di nuovo. Mi sono fatta prendere dall’entusiasmo tralasciando le basi.
Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio.

Piano Echos: cosa fare nel Monferrato se si cerca l’emozione
Piano Echos è un festival di musica classica che si svolge nel Monferrato, dal 2004.
So cosa starai pensando… che si tratta dell’ennesimo evento musicale senza alcun briciolo di novità.
In più… trattandosi di musica classica lo avrai già etichettato come un evento noioso e non adatto a te.
Ed è qui che ti sbagli!
Piano Echos non è solo un evento, ma un vero e proprio viaggio musicale.
Il periodo è quello autunnale, con le colline che si tingono delle tonalità calde del giallo e dell’arancio, e la durata dei concerti è di due settimane.
Proprio il suo protrarsi per un tempo così lungo vuole accentuare ancora di più la natura di festival, una vera e propria festa della musica e del pianoforte, tra le colline del Monferrato.
L’obiettivo di Piano Echos è quello di mettere in risalto le varie sfaccettature del pianoforte, da strumento solistico e dominatore incontrastato del palcoscenico, a perfetto compagno nel dialogo con altri strumenti.
Per definire meglio Piano Echos, ho interpellato il suo ideatore e direttore artistico, il Maestro Sergio Marchegiani, pianista di fama mondiale, con la passione per il piano dall’età di 4 anni.
“Piano Echos è nato con due obiettivi, contribuire alla conoscenza e alla diffusione della musica classica, in particolare del pianoforte e portare la musica di qualità nei luoghi più belli del Monferrato, anche i più piccoli e decentrati, per valorizzare tesori d’arte e paesaggi talvolta sconosciuti ai suoi stessi abitanti, contribuendo così ad aumentare in essi la consapevolezza della ricchezza del nostro patrimonio artistico e l’importanza della sua salvaguardia”
Il progetto si è dimostrato lungimirante perché dieci anni dopo la nascita del festival, l’Unesco ha inserito il territorio del Monferrato (insieme a Langhe e Roero) nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
Piano Echos è stato anche premiato dai Presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella, ha il patrocinio della Commissione Europea ed è gemellato con il Festival Musicales des Grandes Crus, la più importante iniziativa musicale della Borgogna, in Francia.
Insomma… ci sono tutte le basi per dire che Piano Echos è tra gli eventi in Monferrato da non perdere!
Ma ora veniamo alle tre parole iniziali…

Piano Echos è…. Musica
La prima parola che certamente va a delineare questo evento è Musica.
Il cartellone di Piano Echos cambia ogni anno e i musicisti scelti rispecchiano tutti il medesimo requisito: qualità.
Durante le varie edizioni del festival sono stati selezionati artisti da ben 30 paesi e da 3 continenti, accostando interpreti già affermati a giovani talenti.
La scelta degli artisti avviene attingendo a una rete di contatti che gli organizzatori si sono creati attraverso artisti, agenzie e festival e l’unico criterio di selezione è la qualità.
Un altro punto forte di Piano Echos sta nel fatto che la maggior parte dei concerti è gratuita.
“La scelta di avere un ingresso libero alla maggior parte dei concerti” spiega Sergio Marchegiani “ha lo scopo di avvicinare tutte le fasce sociali, e in particolare i giovani, ai nostri concerti: riteniamo infatti che la musica classica sia una parte indispensabile della formazione e del bagaglio culturale di ogni individuo.“
Dalla seconda edizione è stato poi istituito il premio “Tasto d’Argento”, un riconoscimento che ogni anno viene consegnato ad una personalità di spicco del panorama pianistico internazionale.

Piano Echos è… Arte & Bellezza
Le altre due parole che vanno a definire Piano Echos e che lo rendono un evento unico nel suo genere, sono Arte e Bellezza.
Questo perché i concerti si svolgono in location storiche del Monferrato, da castelli, chiese e palazzi, a teatri storici, abbazie e musei fino a biblioteche, centri culturali e ville.
Un’opera di decentramento capillare che raggiunge anche centri piccolissimi e solitamente esclusi da una programmazione musicale di qualità.
Una scelta ben definita per far conoscere il patrimonio artistico della zona ed entrare in spazi solitamente inaccessibili, come la Biblioteca del Seminario, normalmente chiusa al pubblico e aperta per un concerto durante l’ultima edizione di Piano Echos.
Ascoltare un concerto qui, in un luogo così intriso di cultura e contornata da oltre 65000 volumi antichi, è stato davvero emozionante.
Non riuscivo a smettere di guardarmi intorno e sono rimasta ammaliata come una bambina dentro a un negozio di caramelle… fino a quando le luci non si sono abbassate e il violino ha preso a braccetto il piano, conducendomi in un nuovo viaggio.
A Piano Echos arte e bellezza si fondono in un tutt’uno, con la ricerca di location storiche dal forte impatto, in un contesto di estrema bellezza, quello del Monferrato.


Perchè partecipare a Piano Echos in Monferrato
Non ho motivo di nasconderlo, non ho una conoscenza così approfondita della musica classica, ma partecipare a questo evento mi ha davvero arricchita.
Ascoltare musicisti bravissimi insieme ad un pubblico preparato e interessato, in location così belle, è stato davvero emozionante.
Ci sono stati momenti in cui mi sono commossa, altri in cui, chiudendo gli occhi, ho vagato con la fantasia seguendo le note degli strumenti e altri ancora in cui la musica mi ha letteralmente presa con sé e accompagnata in un ballo soave e leggero.
Partecipare a Piano Echos è stato un evento nell’evento.
Mi sono sentita completamente immersa nelle Sonate di Mozart del Duo Manara-Voghera, ho immaginato banchetti colmi di ogni ben di Dio, dame di corte avvolte in succinti bustini e un giovanissimo Mozart ancora poco valorizzato.
Ho immaginato, osservato e imparato.
Mi sono meravigliata, interrogata e sorpresa.
La formula di Piano Echos è una formula vincente, fatta di qualità, intimità e ricerca.
Ed è stata l’ennesima conferma che avere preconcetti nella vita è sbagliato, perché ogni cosa che può allargare la nostra mente dovrebbe essere fatta. Punto.
Se poi ci aggiungi musicisti di talento, la possibilità di visitare luoghi normalmente chiusi, la bellezza di location storiche e il contorno di una zona che ha tanto da offrire… bè… non mi resta che dire chapeau Piano Echos e speriamo di rivederci presto!
Magari sarà l’occasione per presentarmi i tuoi fratelli Echos e Echos nel mondo.. perché è di emozioni come queste che sono alla continua ricerca.
Di quelle che, in un colpo solo, riescono a far star bene cuore e mente.
E tu, ci stai ancora pensando?


Note
Piano Echos ha un fratello maggiore, Echos.
I due festival si differenziano per il periodo e per il territorio in cui si sviluppano.
Piano Echos si svolge in autunno nel Monferrato casalese e in una piccola parte di quello astigiano, Echos invece si svolge a cavallo tra maggio e giugno in tutta la provincia di Alessandria.
Inoltre Echos propone concerti (solistici, cameristici e sinfonici) con tutti gli strumenti, mentre Piano Echos si focalizza sul pianoforte.
Info
Per essere aggiornato sulle prossime date dell’evento e sulle location puoi consultare il sito ufficiale.
Non sono mai stato nel Monferrato e dopo aver letto il tuo articolo è cresciuta la voglia di visitare quei luoghi se poi mi sarà possibile cercherò di farlo in concomitanza con quell’evento. Molto bello l’ articolo e grazie per i suggerimenti
Ciao Francesco e benvenuto su Taste your escape. Il Monferrato è davvero una bella zona, variegata e ricca di cose da fare e vedere. l’inizio dell’autunno è davvero un bellissimo periodo per visitarlo, con la fine della vendemmia, le colline dai colori caldi e l’evento Piano Echos che fa da sfondo. Grazie per essere passato di qui. Silvia