Panchine giganti: dove sono le Big Bench dalla vista mozzafiato

Vigneti, dolci colline, panorami mozzafiato, i colori dell’autunno che si alternano a quelli dell’estate e che abbracciano quelli della primavera e dell’inverno. Se ti dicessi che puoi ammirarli comodante seduto su panchine giganti?

2

le panchine giganti in piemonte

Riavvolgi la mente a quando eri bambino e vedevi tutto più grande di te.
Tu piccolissimo circondato da oggetti, spazi e superfici che ti sembravo enormi e inarrivabili.
Quell’età in cui faresti carte false per crescere in fretta e vedere tutto con gli occhi da grande, inconsapevole che quell’ingenuità e quel vedere il mondo “da piccolo” ha quel profumo di innocenza che non tornerà indietro.
Crescendo ci si dimentica di quelle sensazioni. Il più delle volte le si dà per scontate e le si vive con quella staticità e fermezza, tipiche dell’abitudine.
La meraviglia e lo stupore che si provano da bambini non sono mai come quelli provati da adulti.
Pensa ad esempio a quando si crede a Babbo Natale o al topino dei dentini…
Ah… che bei momenti…
E’ come se in quegli anni venissimo catapultati in un’altra dimensione, in un mondo parallelo e fiabesco, fatto di una meraviglia e uno stupore unico.
C’è chi si rassegna a questa condizione e chi… per difendere il suo animo di eterno bambino e sognatore, si inventa iniziative all’apparenza banali, ma che di banale poi non hanno proprio nulla.
Il progetto delle panchine giganti parte da qui, dalla voglia di continuare a meravigliarsi sempre, indipendentemente dall’età.
Perdere il senso della misura e rivivere quella sensazione di sproporzione tipica dell’infanzia, un po’ come Alice nel Paese delle Meraviglie, ma senza ricorrere a strani intrugli, funghi o biscotti.
Sicuramente avrai visto foto di Panchine Giganti girare su social e giornali, ma sai cosa si nasconde dietro questo importante progetto?
Partiamo dall’inizio.

Leggi anche: Casale Monferrato e dintorni: 18 cose da non perdere

le panchine gigantile panchine giganti del monferrato

La storia delle Panchine Giganti

Tutto nasce nel 2010 in Piemonte.
E’ qui infatti, e precisamente nel terreno di Clavesana, che il designer americano Chris Bangle costruisce la prima panchina gigante, la Big Red Bench #1.
Chris Bangle, trasferitosi in Italia con la moglie Catherine, decide di realizzare la prima Big Bench nel luogo dove ha residenza e studio.
L’idea di base era tanto semplice quanto geniale: realizzare qualcosa che facesse tornare un po’ bambini, godendo del meraviglioso panorama delle Langhe.
Un’installazione affacciata sul paesaggio, con possibilità di accesso ai visitatori e un obiettivo ben preciso: il cambio di prospettiva.
E’ il cambio di prospettiva legato alle dimensioni della panchina che fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio, con uno sguardo nuovo.

big bench

Le panchine giganti di Chris Bangle, così grandi e dai toni così accesi, sembrano fatte apposta per sedersi, pensare, rilassarsi o semplicemente godersi il momento, da soli o in compagnia.
Magari recitando la poesia L’Infinito di Giacomo Leopardi che ben si addice a questi panorami.
Queste installazioni si trovano in luoghi particolarmente suggestivi, ma fuori dalle rotte più comuni.
Un vigneto, una collina, una città in lontananza… la condizione è una sola, portare il visitatore ad esclamare un gigante “Wow” una volta che, armatosi di po’ di agilità, sarà riuscito ad aggiudicarsi il suo posto sulla panchina.
Ed è così che nasce la prima panchina gigante nelle Langhe, in quel territorio magnifico, fatto di vigneti e noccioleti, riconosciuto Patrimonio Unesco.

E’ una grande lezione nell’utilizzo dell’innovazione contestuale. Siamo così ossessionati dallo scoprire sempre nuove cose che spesso ci neghiamo l’interessante esperienza di sperimentare cose ben conosciute, ma in un contesto diverso., ammette Chris Bangle.

Ma se spesso sono conosciute per le loro immagini… è attraverso le sensazioni che le panchine giganti danno il meglio di se.
Quel tornare bambini, vivendo un’esperienza intensa e coinvolgente, è davvero qualcosa di magico.
Parola di chi, in Monferrato, trovatasi al cospetto della prima, poi è dovuta andare a cercarne altre per scoprire nuovi paesaggi e sensazioni.
L’idea ha raccolto subito consensi, tanto che alla prima panchina gigante, partita un po’ per gioco, se ne sono aggiunte altre, fino ad arrivare oggi a quota 90 panchine. Ma il numero è in costante aggiornamento.
La zona con più panchine giganti è il Piemonte, ma ve ne sono anche in Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Basilicata e persino una in Scozia.

Leggi anche: 7 Ristoranti nel Monferrato da non perdere

panchine gigantiprogetto big bench project

Il progetto Big Bench Community Project

Nel 2010, a seguito del successo avuto con la prima panchina, Chris Bangle e la moglie, decidono di unire design e artigianato dando vita al Big Bench Community Project.
L’idea di base è un mix tra filantropia e fiaba: sostenere le comunità locali, valorizzarne le attività artigianali e promuovere il turismo attraverso un punto di vista inedito sui più bei paesaggi… italiani e non.
Riuscire insomma, con un gesto semplice ad attirare turismo, sostenere gli artigiani locali e non da ultimo fermare il tempo su paesaggi mozzafiato.
Ma come si fa a costruire una nuova panchina gigante?
Chris Bangle ha fornito gratuitamente disegni e indicazioni ai costruttori delle panchine, chiedendo come unica condizione che fossero poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettassero lo spirito social con cui era nata la prima.
Non si tratta infatti di un’installazione privata, ma di un’esperienza collettiva che tutti possono condividere e sperimentare andando in quelle zone.
Se al costruire si preferisce invece il collezionare, ci si può dedicare all’arte del “panchinismo” cercando di collezionare il maggior numero di visite possibile di Big Bench.
Da qualche anno per ogni nuova panchina infatti viene prodotto un timbro che è possibile trovare presso attività convenzionate e che andrà a comporre il Passaporto Big Bench Project.
Ogni timbro riporta il logo delle Grandi Panchine e il nome del paese in cui sono situate.
Il premio? Tanta soddisfazione e un più alto livello di “panchinismo”.
Per vedere l’elenco aggiornato delle panchine puoi collegarti al sito ufficiale.
Esiste anche un’app per Iphone e Android (Big Bench App) per riuscire a localizzare le panchine esistenti.

il panorama del monferrato

Che dire, a volte un gesto semplice e all’apparenza banale può nascondere davvero tanto.
Bastava cambiare prospettiva per guardare qualcosa di già bello, sotto un’altra luce.
Restare lì, seduta in silenzio, su quelle panchine giganti, ammirando i colori dell’autunno sulle colline del Monferrato, mi ha riempita di pace.
Ad un tratto le preoccupazioni e i pensieri sono spariti, l’occhio ha aumentato il suo campo d’azione ed è tornata la meraviglia di me bambina.

… Perché anche se gli anni passano, è bello sapere di riuscire a meravigliarsi ancora con lo stesso “Wow” di un tempo.

Speriamo di vedere costruite molte altre Grandi Panchine per farci sentire di nuovo bambini quando ci arrampichiamo su di esse e che nuovi visitatori arrivino in questa zona per godersi la vista spettacolare del paesaggio, parola di Chris Bangle.

Ah dimenticavo… le panchine di queste foto si trovano nel Monferrato e precisamente a Rosignano Monferrato e Sala Monferrato.

2 COMMENTI

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Per favore digita il tuo nome qui