Negli ultimi tempi l’innovazione in cucina sta prendendo il sopravvento.
Piatti ricercati ed elaborati che spesso sembrano bellissimi quadri piuttosto che piatti da gustare e apprezzare al palato.
E’ vero… l’occhio vuole la sua parte e una giusta cura estetica nella mise en place e nella presentazione è sicuramente un ottimo biglietto da visita, ma non a discapito di qualità ed essenza della cucina.
Complici forse i tanti reality e programmi di cucina che da qualche anno invadono le nostre reti, si sta perdendo un po’ il sapore della tradizione e la ricerca di quel “C’era una volta” che anche tra i fornelli ha sempre il suo perché.
Ecco perché quando si scoprono posti che la tradizione non solo la applicano, ma la vanno proprio a ricercare, non si può far altro che scriverci su e ovviamente… assaggiare!
Dove mangiare a Santarcangelo di Romagna: Dai Galletti
In una serata con gli amici ho coniato il termine “Romagnolosità”.
Da quel momento utilizzo questa parola quando devo definire un ristorante con certe caratteristiche.
Sì… ma cosa c’è per me dietro questo concetto?
Se sei stato almeno una volta in Romagna potresti aver capito di cosa parlo, ma se come me, sei nato proprio qui e nutri un amore esagerato verso questa terra, allora gli ingredienti devono esserti chiari per forza.
Romagnolosità fa rima con autenticità.
Sono le azdore che tirano la sfoglia, la piadina romagnola, la pasta fatta in casa, i sughi della tradizione, il sentirsi a casa… e quel senso di calore e condivisione tipico delle grandi tavolate.
E’ il mix perfetto di tradizione, sapori, storie e profumi.
Ti è mai capitato di assaggiare un piatto di tagliatelle al ragù e trovarci dentro… tutto?
Ecco… questo è ciò che intendo!
Palato, vista, gusto e olfatto che diventano un tutt’uno in una combinazione magistralmente perfetta.
Molti dei ristoranti di Santarcangelo di Romagna possiedono questa caratteristica.
In questo bellissimo borgo dell’entroterra riminese tanti sono i locali che ripropongono ricette tradizionali e poi c’è chi si distingue per quel tocco in più…l’andare a ripercorrere il passato attraverso la cucina e i suoi piatti.
Piatti poveri che spesso sono stati cancellati dai menù, ma che ogni azdora cucina ancora amorevolmente a casa propria.
Quella sensazione di quando sei seduto al ristorante, ma ti senti come a casa.
Benvenuto Dai Galletti!
Tra i ristoranti di Santarcangelo di Romagna: Dai Galletti la cucina romagnola autentica
Chiudi gli occhi, elimina preconcetti e suggestioni e poi riaprili.
Siamo a Santarcangelo di Romagna, nella parte forse meno conosciuta del borgo, quella che dà sul retro della Rocca Malatestiana.
Vicino al ristorante ti attende un ampio parcheggio, ma se vuoi provare un’esperienza unica puoi farti accompagnare da una navetta elettrica che dal parcheggio della Fornace (Via Andrea Costa n.8) conduce direttamente al locale.
Appena entrato sentirai quel calore che solo l’aria di casa sa dare, e a darti il benvenuto sarà proprio lei, un’azdora in persona, che, come da tradizione, stenderà la piadina romagnola.
Il ristorante Dai Galletti sorge in quella che un tempo era un’antica ebanisteria e il fascino delle antiche mura oggi riprede vita con simpatiche rappresentazioni di galletti, illuminati da tante lucine che ricreano un’ambiente informale, ma curato nei dettagli.
… Ora che hai ammirato la location è arrivato il momento di prendere in mano il menù.
Dalla piadina romagnola, alla giardiniera fatta in casa, dai cassoni ripieni, alle polpette, dalla frittata di cipolla, alle zucchine ripiene, dalle paste tirate al mattarello, fino alle specialità di carne, come lo spiedone e l’immancabile galletto al mattone e alla cacciatora.
Un tripudio di piatti che sanno di Romagna!
C’era una volta… la cipolla “da acqua” di Santarcangelo di Romagna
Non tutti sanno, e confesso che io ero tra questi, che i santarcangiolesi erano conosciuti un tempo come “I Cipolloni”.
Ma da dove trae origine questo nome?
Da tantissimi anni dal fiume Marecchia partono canali pieni d’acqua per il funzionamento dei mulini tra Poggio Berni e Santarcangelo di Romagna.
La stessa acqua è utilizzata ancora oggi anche dai contadini per irrigare le loro coltivazioni, tra cui quella della cipolla “da acqua”, una specialità proprio di Santarcangelo.
Questa cipolla è ottima sia cruda, che cotta e servita al forno.
Se posso darti un consiglio… non perderti la zuppa di cipolle dell’acqua di Santarcangelo di Romagna, è una vera poesia per il palato.
E so cosa stai pensando… che potrebbe rovinare i tuoi piani per la serata.. e invece no! Questa cipolla e la sua cottura saranno così delicate che né tu né i tuoi commensali ne subirete gli effetti.
Ora hai capito perché un piatto può far rivivere esperienze della nostra memoria storica?
E non dimenticare di lasciare uno spazio per i dolci!
Anche qui la parola d’ordine è tradizione.
Dalla cucina proveranno a tentarti con alcune delle principali specialità romagnole, tra cui il latteruolo, la zuppa inglese, il margot all’amaretto, gelati, sorbetti, ciambelle e crostate. Tutto rigorosamente fatto in casa.
E sappi che … ci riusciranno!
Allora, ti ho incuriosito sulla romagnolosità?
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