Quella del 2023 è stata la seconda edizione di Slow Wine Fair, un evento dove la sostenibilità prende a braccetto il vino, nel vero senso della parola.
Sì, perché questo evento, organizzato da Sana, sotto le linee guida di Slow Food, ha come fine la promozione della viticoltura sostenibile.
I cambiamenti climatici e una sempre più attenzione ai prodotti Bio, stanno portando a pensare che si possa, e soprattutto si debba, agire il prima possibile.
E anche il vino può fare la sua parte.
Come?
Partendo dalla coltivazione dell’uva, fino alla sua trasformazione, in modo da cambiare il sistema agricolo dalle basi, puntando ad un uso oculato delle risorse naturali e alla difesa e preservazione del paesaggio.

Girando all’interno di Slow Wine ho avuto l’ennesima conferma di come ognuno nel suo piccolo può agire per migliorare l’ambiente circostante e di conseguenza il modo di vivere globale.
Tanti ormai sono gli eventi che negli ultimi anni hanno come protagonista il vino, ognuno con il suo mood, il suo imprinting e il suo focus.

Perché quindi Slow Wine Fair?
- Sembra una fiera piccola e in effetti se la si paragona ad altri eventi, lo è, ma non farti ingannare, perché le dimensioni ridotte talvolta fanno rima con qualità, ed è questo il caso… d’altronde come dice il detto “Nella botte piccola c’è il vino buono!”. E a Slow Wine di vino buono ne ho trovato davvero parecchio!
- Tanta varietà: italiana e internazionale. In quest’ultima edizione erano presenti 750 Cantine da 21 Paesi con oltre 2550 etichette. Un’ occasione unica per poter scoprire e degustare vini di Albania, Argentina, Austria, Brasile, Cile, Cina, Cipro, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Macedonia, Perù, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia e Uruguay. Oltre ovviamente a tanta Italia.
- Le storie sono da sempre qualcosa che amo e il vino non fa eccezione. Parlare con i produttori e capire cosa si nasconde dietro i loro vini è forse ancora più importante che la qualità del vino stesso. Almeno per me.
- Vi è l’occasione di partecipare a interessanti Masterclass tematiche
- La possibilità di conoscere terroir e produttori da tutto il mondo che realizzano vini nel rispetto dell’ambiente, dei lavoratori, del paesaggio e nel bene della comunità agricola di riferimento
- Poter entrare a contatto con la Slow Wine Coalition, la rete internazionale, inclusiva e collaborativa, che unisce i protagonisti del mondo del vino: vignaioli, appassionati e professionisti della filiera
- Non solo vino. All’interno di Slow Wine Fair è presente una sezione interamente dedicata al mondo dell’Amaro. Io ho assaggiato l’unico amaro realizzato con la Stella Alpina.
8. Concedersi una pausa relax nell’area food truck, dove poter assaggiare specialità italiane e regionali. La mia scelta è ricaduta sulle olive ascolane Migliori: sempre una garanzia!
9. La possibilità di diventare socio Slow Food partecipando alle iniziative organizzate dall’associazione
- E visto che si è a Bologna, perché non concedersi un giro nel centro storico?
Se le motivazioni sopra non ti hanno convinto, di seguito trovi il Manifesto Slow Food che sta alla base della Slow Wine Coalition:



Eventi come questo per me sono sempre occasione di crescita, scambio, conoscenza e incontri. E spesso sono anche il modo per rivedere produttori che col tempo sono diventati amici.
Taccuino alla mano, ho annotato alcuni degli assaggi che mi hanno colpita di più.
Senza alcuna pretesa, né provvigione.
Semplicemente pour parler, perché parlare di vino mi rilassa e mi fa piacere condividere qui questi pensieri.
Ecco qui la mia Slow Wine List 2023:
- Langhe Nebbiolo Volubile 2020 – Cantina Bricco Carlina (Piemonte)
- Fumin 2020 – Cantina Di Barró (Valle D’Aosta)
- Barolo Bricco delle Viole 2019 – Cantina C.D. Vajra (Piemonte)
- Grignolino Il Bastiano 2021 – Castello di Uviglie (Piemonte)
- Grignolino 2021 – Tenuta Tenaglia (Piemonte)
- Côtes du Rhone 2020 – Château de Manissy (Francia)
- Chablis 2021 – Samuel Billaud (Francia)
- Châteauneuf du Pape rouge 2021 – Domaine Usseglio Raymond & Fils (Francia)
- Orange wine – Aran Balaj (Albania)
- Ribolla Gialla 2021 – Zorzon (Friuli)
- Kerner 2021 – Abbazia di Novacella (Trentino)
- Montefalco Sagrantino 2015 – Adanti (Umbria)
- Buccinato 2020 -Fiorini (Marche)
Se ti ho incuriosito, qui puoi trovare tutte le informazioni per partecipare alla prossima edizione di Slow Wine Fair.
Chissà.. magari potremmo trovarci a bere un calice insieme. Intanto… brindo al sostenibile! Cheers!