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“Il girasole mi appartiene in un certo senso“, ecco la frase che crea un trait d’union tra me e il genio di Van Gogh.
Appassionati d’arte all’ascolto?
Se come me siete capaci di rimanere immobili ad osservare un quadro per decide di minuti, allora non potete perdervi la mostra “Van Gogh Alive Experience” a Bologna.
Dove e quando
Dopo Milano, Roma, Firenze e Torino, ad ospitare la mostra è ora Bologna, nella cornice della ex-Chiesa San Mattia.
Avete tempo fino al 30 luglio 2017 per vivere un’esperienza davvero unica.
Un nuovo concetto di mostra, nato in Australia per avvicinare più persone alla pittura e creare una nuova chiave di lettura della stessa.
Le caratteristiche della mostra alive
Il nuovo format permette di conoscere e vivere l’arte attraverso una mostra multimediale basata sulla tecnologia video Sensory4.
Un sistema unico che incorpora oltre 50 proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround capace di creare un coinvolgimento a 360°.
Una vera e propria esperienza per entrare nel vivo della vita e delle opere dell’artista.
Più di 3000 immagini di grande dimensione si susseguono in circa 40 minuti di proiezione con note in sottofondo dei grandi nomi della musica classica.
Le mie emozioni durante la mostra
Ti siedi al centro della sala e per la durata della mostra cancelli tutto intorno a te.
Osservi, ascolti e ti emozioni.
Ripercorri le varie fasi della pittura dell’artista, ma anche la sua vita.
Ne rimani colpito e a tratti ti viene da allungare un braccio quasi a voler toccare con mano quelle immagini.
Van Gogh e i suoi quadri, ma anche i suoi schizzi, alcune lettere e le sue frasi.
Ti ritrovi a girare la testa a destra e sinistra per cogliere tutte le informazioni possibili e se ti lascerai travolgere dall’emozione, quelle che non riuscirai a catturare alla prima proiezione, le afferrerai alla seconda.
Stili e rappresentazioni diverse legate a un particolare paese.
Un concentrato di Olanda, Inghilterra, Francia, Provenza e Belgio.
Ti verrà da sorridere, a tratti ti rattristerai, rimarrai a bocca aperta e finirai con il restare colpito da quante cose non sapevi sul genio di Van Gogh.
Ti riassumo di seguito quelle che mi hanno colpita di più.
Curiosità del post-mostra
1. Van Gogh comincia a dipingere solo verso i 30 anni.
2. Amava ritrarre la campagna e le persone che la lavoravano e aveva una predilezione per l’arte giapponese.
3. Insieme a quelle di Pablo Picasso, le sue opere sono tra le più costose al mondo.
4. La sua vita è stata un susseguirsi di attacchi di panico e allucinazioni.
5. In vita riuscì a vendere un solo quadro, il successo vero e proprio è arrivato solo dopo la sua morte.
6. Il rapporto molto stretto con il fratello Theo è raccontato in oltre 600 lettere di corrispondenza tra i due.
7. Ad Arles conosce Jeanne Calment, la donna francese più longeva al mondo, morta nel 1997 all’età di 122 anni. La donna ha sempre descritto il pittore come sporco, mal vestito e sgradevole.
8. Ad Arles vive per un breve periodo con l’amico pittore Gauguin. Il rapporto tra i due però degenera una sera quando Van Gogh, ubriaco, scaglia un bicchiere contro l’amico durante una discussione in un caffè.
9. Proprio a seguito di una lite con Gauguin, sembra che il pittore si sia tagliato metà orecchio per poi spedirlo a una prostituta di un bordello che era solito frequentare con l’amico.
10. Muore a soli 37 anni per un colpo di pistola probabilmente auto inferto.
Se vi ho incuriosito e non volete perdervi la gigantografia dei girasoli di Van Gogh all’interno di una location suggestiva, non vi resta che recarvi a Bologna. Affrettatevi!
Trovate tutte le info qui.
Un consiglio: il biglietto intero costa 14 euro, ma se risiedete a Bologna, siete soci Coop o Feltrinelli o siete over 65 pagherete 12 euro! 🙂